- 22/04/2021
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Slow Tourism: tutti ne parlano
Slow Tourism: tutti ne parlano ma cos’è? E’ un nuovo modo per viaggiare e un’idea per aiutare un settore in difficoltà.
Turismo lento: due paroline per definire una diversa filosofia di vita applicata al viaggio, alle vacanze. In realtà è una novità vecchia, un ritorno al passato riscoprendo il valore della qualità e della conoscenza usati dai grandi viaggiatori dell’Ottocento.
Turismo lento è un’immersione totale del viaggiatore nel territorio rispettando persone, tradizioni, ecosistema, che permette di conoscere a fondo il lato più autentico e nascosto della destinazione scelta.
E’ un ritorno ai valori fondamentali persi con il veloce mordi e fuggi del turismo di massa che sottovaluta i luoghi e le loro caratteristiche intrinseche.
E’ un turismo per chi vuole sapere, per chi è curioso di conoscere il luogo prescelto ponendo l’attenzione a più componenti: autenticità, contaminazione, sostenibilità, tempo, lentezza, emozione.
Lo slow tourism ci insegna a essere responsabili e consapevoli durante i nostri viaggi per poter godere meglio tradizioni, comunità locali, cibi a km zero, filosofie di sostenibilità green.
Interagendo con le comunuità locali, scoprendo esperienze, credenze, saperi, culture e la capacità del sistema di offerta di creare fertili opportunità di scambio tra di loro, il turista viene contaminato positivasmente dalla cultura del popolo ospitante.
Ogni luogo è unico e con lo slow tourism è possibile scoprire questa unicità esaltando le differenze e le eccellenze proprie di quel territorio specifico.
Turismo lento per coinvolgere tutti i sensi, una proposta per arrichire il viaggiatore con esperienze coinvolgenti che generano la voglia di tornare in quei luoghi per rivivere momenti indimenticabili e gratificanti.
La filosofia del turismo lento coinvolge anche la necessità di un approccio sostenibile all’ambiente che necessita di un impatto minimo, economico,etico che in questi tempi si sente ancora di più per salvaguardare il nostro pianeta.
Slow, lento, per conoscere profondamente, godere di esperienze per approfondire legami, per vivere esperienze sensoriali uniche, specifiche, autentiche è la proposta/scommessa per ridare al nostro Paese nuova linfa economica, per far ripartire un settore penalizzato da questa pandemia.
La programmazione delle attività legate a questo nuovo indirizzo turistico deve quindi essere affidata a figure professionali con un profilo connubio tra competenze umanistiche ed economico aziendali, che siano in grado di approcciare le odierne problematiche con spirito manageriale ma intriso della necessaria conoscenza delle risorse culturali, sociali, antropologiche del territorio su cui si opera.
Proporre l’autenticità di una destinazione facendo vivere al viaggiatore esperienze spontanee per andare oltre la conoscenza di massa con una filosofia di viaggio legata alla voglia di conoscere, sapere, vivere, provare.
Ai giovani che si affacciano al mondo del lavoro o a chi vuole sviluppare posizioni professionali e conoscenze più approfondite Univeritas Mercatorum e Gambero Rosso University, unite da un progetto a largo respiro, danno la possibilità di acquisire anche le competenze necessarie per essere protagonisti dell’offerta del Turismo lento.
Con il Corso di Laurea Triennale in Scienze del Turismo o i Corsi di Alta Formazione di Strategie e Gestione è possibile acquisire competenze in due macro-componenti culturali che devono interagire tra loro per coniugare Turismo lento e proposte .
Una prima componente è legata alle competenze manageriali (gestione economico-finanziaria, marketing, gestione delle risorse umane, organizzazione, controllo di gestione, etc.), necessarie per svolgere il ruolo e per avere maggiori possibilità di inserimento nel mercato del lavoro.
Questo primo aspetto va poi contestualizzato nel settore specifico e quindi arricchendo il profilo professionale di competenze e di conoscenze che legano il settore turismo ad altre componenti socio-territoriali e culturali. L’integrazione tra queste due componenti consente al profilo formato dai Corsi di caratterizzarsi in maniera composita e risultare maggiormente preparato alle complesse dinamiche del settore turistico, con particolare attenzione alla tutela del “Made in Italy”.
La nuova tendenza in realtà è un ritorno al passato, quando il viaggiatore non si muoveva in gruppo e il viaggio era “esplorazione” di luoghi e culture conosciute da secoli ma nuove ai suoi occhi.
E nuova è l’interpretazione di corsi di studio esistenti ma utili per essere riadattati a proposte di turismo esperienzale per moderni viaggiatori sensoriali.
I nuovi professionisti del settore turistico sono chiamati anche a pianificare itinerari e destinazioni seguendo i ritmi del Turismo lento, un turismo sostenibile, ecologico, a contatto con la natura, libero da preoccupazioni, per conoscere e difendere le tradizioni locali e preservare l’autenticità dei luoghi.
Treni storici, cammini, ciclovie, passeggiate tra le vie di piccoli borghi, camminate nei boschi sono esempi di un turismo che in se non ha niente di nuovo ma può essere proposto in modo nuovo da professionisti al passo con i tempi aiutati da organizzazioni accademiche che sanno proporre aggiornamenti di carriera alternativi.