- 27/02/2021
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UniPegaso, la sede di Sanremo punto privilegiato di osservazione delle locations del Festival
Nato tra le polemiche e le contestazioni, pronto ai cinque giorni (dal 2 al 6 marzo) di programmazione in un contesto surreale, il Festival della Canzone Italiana, più conosciuto come Festival di Sanremo sta per vedere l’inizio dell’edizione 71.
Doveva essere il “Festival della Rinascita”, il 70+1 secondo il desiderio di Amadeus, direttore artistico riconfermato dopo la memorabile edizione n. 70, ma si svolgerà, invece, in un Teatro Ariston blindato e senza pubblico in sala.
Protocolli sanitari, tamponi, mascherine, sono per ora i protagonisti al posto di canzoni, cantanti, ospiti importanti.
E’ sicuramente una situazione diversa questa del Festival della Canzone che negli anni passati vedeva protagonista una città affollata e in fermento nelle vie e nelle piazze. Come è stato previsto dal protocollo sanitario, per questa edizione tutto è concentrato prevalentemente al Teatro Ariston, dove vengono osservati altissimi livelli di sicurezza sanitaria.
Il piano,condiviso tra RAI e CTS, prevede che tutti i cantanti non abbiano contatti coni il pubblico, vietando anche le soste dei fans nei pressi dell’Ariston, degli hotels e di ogni altro punto di possibile incontro tra curiosi e artisti per mantenere il distanziamento sociale.
In questo quadro di limitazioni quasi da “zona rossa”, gli uffici della sede UniPegaso di Sanremo sono un punto privilegiato di osservazione delle vicende festivaliere.
I nostri locali, infatti, si trovano in un edificio situato alle spalle del Teatro Ariston, con vista su Piazza Colombo,( dove l’anno scorso c’era il palco del Nutella Stage, location dei concerti dal vivo nel 2020,) e di fianco all’Hotel Globo, quartier generale del Direttore Artistico Amadeus, di Fiorello co-conduttore dello spettacolo e di altri ospiti di spicco.
La lunga fila di van neri con i vetri oscurati , pronti per i trasferimenti dei protagonisti della kermesse canora, sosta da giorni sotto le nostre finestre nutrendo la curiosità dei passanti in cerca, nonostante le rigide regole, di un selfie o di un autografo da mostrare come un trofeo agli amici.
In teoria (ma la realtà è diversa) nessun cantante può passeggiare per le vie della città e, additittura è previsto che anche i pasti dei protagonisti del Festival vengano consumati, nelle camere d’albergo in solitudine o con la sola compagnia dei propri collaboratori accreditati.
I controlli stretti e continui per evitare il più possibile la diffusione del virus,creano un clima surreale intorno alla manifestazione,costrigendo la città ad essere spettatrice e non attrice dell’evento principe della vita sanremese.
Con Suite 2020 UniPegaso era stata protagosnista degli eventi collaterali dell’edizione numero 70 grazie alla “Guest House” allestita dall’Ateneo a Villa Emma nei giardini del Miramare The Palace Hotel a Sanremo.
Nell’ esclusivo spazio, funzionale ed elegante, dedicato ai giornalisti, agli addetti ai lavori, ed agli incontri con i protagonisti del mondo della musica, della cultura e dello showbiz, l’Università aveva organizzato appuntamenti dove si sono alternate esperienze, testimonianze, progetti e network.
Ospiti del Presidente dell’Università Telematica Pegaso Danilo Iervolino con la moglie Chiara Giugliano, tanti i personaggi del mondo della musica, della moda e dello spettacolo
avevano animato gli eventi con la presenza anche di numerosi ospiti istituzionali che avevano scelto Suite 2020 per la loro presenza alla settimana più importante per la musica italiana.
Il perdurare della pandemia e gli innumerevoli DPCM a regolamentare la situazione hanno impedito tutte le iniziative collaterali e così, nonostante la possibilità di utilizzare una sede nel cuore delle locations festivaliere, anche l’Universita Telematica Pegaso, quest’anno, non ha potuto organizzare eventi e rinnovare i fasti della sua presenza al Festival di Sanremo.
Nella Città dei Fiori c’è preocupazione e timore e da più parti si sono levate proteste e richieste di rinvio a tempi più sicuri per la salute di tutti.
Ma la RAI ha deciso di andare avanti con la realizzazione dell’evento con una decisione che ha creato un forte scontro di opinioni e un diffuso malcotento in tante categorie di lavoratori con largo dissenso, sopratutto, di quelli del Teatro e dello Spettacolo fermi da mesi.
Alle proteste ed alle minacce di “manifestazioni-contro” ha risposto anche il Governatore della Liguria, Giovanni Toti, con queste parole:
“A tutti coloro che scrivono commenti, mi sia consentito, totalmente assurdi e incongruenti: il Festival di Sanremo è pubblicità per la Liguria. Serve per far lavorare i nostri hotel, ristoranti, bar, spiagge quando potranno riaprire. Serve a promuovere la Liguria e quindi i nostri prodotti e il nostro territorio. Chi non perde occasione per paragonare cose diverse, sfogare frustrazioni, perpetrare rivalità e invidie, francamente non ha capito i tempi e la necessità di ripartire. Scrivere commenti inconsistenti non serve a nessuno. Non fare il Festival non farà riaprire le altre attività. Semmai ne farà chiudere altre in futuro…. meditate e riflettete.”
Chi avrà ragione? Detrattori o sostenitori? Al 7 marzo l’ardua sentenza.
L’attualità giornaliera è sofferenza e disagio per l’economia e la vita sociale cittadina, il futuro, vogliamo credere, sarà migliore, forse, anche grazie a questo Festival 70+1 osteggiato, colpevolizzato ma sicuramente ambasciatore nel mondo della bellezza di una città che nel turismo ha vissuto passato e presente e nel turismo vede il suo futuro anche grazie ad una manifestazione inscindibile dalla città perchè… Sanremo è il Festival ed il Festival è Sanremo!!!!