Università digitali: ascensori sociali e culturali contro la disuguaglianza
Università digitali ascensori sociali e culturali contro la disuguaglianza per colmare il gap verso l’Europa.
L’Italia è al penultimo posto in Europa per numero di laureati ma un contributo importane per risalire posizioni in classifica arriva dagli Atenei Digitali.
Il rapporto annuale dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario (ANVUR), rende noto che l’anno accademico 2020/2021 ha visto censito 1.949.481 studenti iscritti con un deciso balzo rispetto al decennio precedente e che il 10% frequenta una Telematica facendo crescere il numero delle iscrizioni da 40.000 a più di 220.000 sempre negli ultimi dieci anni.
Un’offerta formativa quasi prevalentemente a distanza, con un sistema che si adatta perfettamente alle esigenze di neodiplomati o degli “over” in carriera.
Le nuove esigenze di studenti lavoratori obbligati ad aggiornamenti e adeguamenti dei loro titoli per continuare a muoversi nel mondo del lavoro trovano riscontro nell’avvicinamento alle digitali anche dei giovani che hanno appena concluso il ciclo di istruzione delle superiori e, che, invece di adeguarsi ad un altro fenomeno del momento, ovvero l’anno sabbatico, iniziano un percorso che offre non pochi vantaggi.
Il lato economico è uno tra le più importanti motivazioni di scelta della generazione dei ventenni che possono affrontare il periodo con meno spese da far gravare sulle famiglie e un maggiore utilizzo del tempo libero.
No affitti, no spese di mantenimento e di viaggio, orari che non prevedono obblighi di presenza ma scelte consapevoli e libere del proprio tempo da dividere tra studio, famiglia, amici, hobbies e passioni, diventano motivi di scelta che si affiancano alla consapevolezza che le università telematiche offrono formazione e sbocchi lavorativi pari alle università tradizionali.
L’offerta formativa è cresciuta ed il numero di Corsi, ad esempio proposti dagli Atenei digtiali del nostro Gruppo Multiversity (Pegaso, Mercatorum, San Raffaele Roma), è attualmente salito a 72 e, tranne i corsi in ambito Sanità, è possibile seguire indirizzi economici, giuridici, umanistici, sportivi, STEM, ecc.
Ampia scelta e qualità sono sottolineate da un costante controllo con valutazioni periodiche di ANVUR, organo del Ministero dell’Università, che vigila anche su contenuti e metodologie applicate nelle piattaforme di formazione.
L’affermazione crescente delle Università digitali trova conferma anche nel rapporto realizzato da Euromedia Research, “Le università digitali come fattore di riduzione delle disuguaglianze” dove un giovane su quattro (il 27,5% degli intervistati, in una fascia d’età compresa tra i 17 e i 24 anni), ritiene che le università digitali rappresentino «il simbolo del cambiamento radicale che ha investito la nostra società in modo particolare dopo il Covid» e che «il “remoto” diventerà la normalità».
Quest’ultima affermazione prende spunto dalla diffusione della rete internet veloce che mete in condizione di utilizzare in modo massivo le tecnologie che permettono la formazione a distanza e allo stesso tempo aiutano gli studenti a sviluppare le proprie competenze digitali.
I giovani neodiplomati preferiscono studiare vicino a casa, chi ha già un’occupazione ha l’esigenza di conciliare studio e lavoro (quindi evitare lunghi spostamenti sottraendo ore a famiglia e professione) e tutte le categorie ormai cercano di ottimizzare non solo i tempi ma, anche e soprattutto, i costi.
Ecco che le università digitali diventano, quindi, un modo per ridurre le distanze sociali, contribuendo a diffondere cultura ed istruzione e a far crescere il numero di laureati
“Grazie alla capacità di raggiungere aree geografiche in cui non sono presenti istituzioni accademiche, e fasce di popolazione che non avrebbero la possibilità di frequentare corsi in presenza, le università digitali rappresentano un ascensore sociale per colmare il gap sociale e culturale rispetto al resto d’Europa”, ha sottolineato Fabio Vaccarono.
E ancora, come ha ricordato Luciano Violante, Presidente dell’Advisory Board di Multiversity Group, l’obiettivo del comitato e del Gruppo è “rafforzare il connubio tra #formazione e #innovazione per implementare un modello educativo accessibile a un numero sempre maggiore di studenti e favorire l’innalzamento del livello di competenze.
Multiversity con le sue tre Università digitali (Pegaso, Mercatorum, San Raffaele Roma) per fornire un’istruzione accessibile e di alta qualità per consentire agli studenti di oggi di creare il mondo di domani secondo i valori chiave: inclusività, affidabilità, accessibilità, innovazione, trasparenza, collaborazione.
Per informazioni 348 3785255 o ecp.sanremo@unipegaso.it